giovedì 28 febbraio 2013

Accordo di Programma ex Cofa: bloccati i lavori del Consiglio comunale

“Il clima ancora leggero del momento post-elettorale ha purtroppo bloccato i lavori odierni del Consiglio comunale, dopo la maratona ostruzionistica determinata ieri dal centro-sinistra. Una errata comprensione dell’orario di convocazione della seduta, e un ritardo generalizzato, hanno impedito l’inizio dei lavori, ma già domani la coalizione di centrodestra tornerà in aula, alle 8 in punto, pronti a fronteggiare chi, evidentemente, non vuole bene alla città, e sta cercando di fermare il suo sviluppo, condannando al degrado per altri vent’anni le aree dell’ex Cofa. In mattinata è previsto anche un incontro di maggioranza e opposizione con il Presidente della Camera di Commercio Becci per chiarire, in maniera definitiva, gli aspetti di quella che oggi è una delibera di pura ed esclusiva forma, necessaria solo per la perimetrazione dell’area che sarà interessata dall’intervento-stralcio del Pp2. Una delibera però che è fondamentale per poi mandare avanti, dal punto di vista burocratico, l’intervento e giungere alla seconda fase, quella della progettazione che verrà sottoposta al parere della città perché è evidente che su una tematica tanto strategica per l’intero territorio non è possibile non chiedere la massima condivisione sulle scelte che si andranno a compiere, scelte che comunque sono già state decise dal Consiglio comunale attraverso il Piano regolatore generale e che sono vincolanti. Il progetto dovrà avere il consenso della città, usando quella premura che purtroppo il centro-sinistra non si è mai neanche sognato di applicare: non lo ha fatto per il ponte del mare, la cui rampa sud piomba come un macigno all’interno dell’ex Cofa, dunque del Piano particolareggiato 2, e che è stata realizzata senza neanche il Piano particolareggiato e senza portare in aula una variante. E non lo ha fatto neanche con i lavori in piazza Salotto, che pure fa parte del Pp1 e avrebbe richiesto il pronunciamento del Consiglio comunale”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi commentando quanto accaduto oggi in Consiglio comunale, con la seduta saltata al secondo appello per assenza del numero legale. “Comprendiamo che dopo la batosta elettorale, ogni minimo, piccolo, sussulto possa essere un motivo di speranza per il Pd, ma è evidente che le assenze odierne dall’aula non sono sintomo di una crisi della maggioranza, quanto piuttosto sono state causate da una stanchezza post-elettorale aggravata dalla giornata di ostruzionismo di ieri sempre in Consiglio comunale – ha spiegato il capogruppo Foschi -, tant’è che dopo il secondo appello i consiglieri assenti sono arrivati tutti, alla spicciolata, uno dopo l’altro, restando sorpresi perché molti credevano che la convocazione della seduta fosse per le 9.30, e non le 9. Sicuramente tale distrazione va corretta, ma è evidente che domani, e anche sabato e domenica se sarà necessario, saremo in aula, per portare avanti la delibera dell’ex Cofa, pronti ad affrontare il becero ostruzionismo del centro-sinistra che ha ormai un unico obiettivo dichiarato, quello di superare la giornata di domenica e far decadere la delibera dell’accordo di programma, annullando tutto il lavoro portato avanti sinora. E per il centro-sinistra non fa nulla che a rimetterci sarà la città e saranno le decine di residenti che da vent’anni, da trent’anni convivono con la vergogna dell’ex Cofa dinanzi alle proprie finestre; non importa che il ponte del mare dell’autocelebrazione garantisca oggi una straordinaria vista su dei capannoni fatiscenti; non importa che oggi la manutenzione e pulizia ordinaria di quelle superfici costino alla collettività decine di migliaia di euro ogni anno. La verità è che gli atti storici portati avanti dal governo di centro-destra fanno paura al centro-sinistra, che si vede perdere terreno sotto i piedi visto che negli anni in cui ha governato Pescara non è stato capace di lasciare un unico segno positivo sulla città; questa volta però è evidente che chi eventualmente impedirà lo sviluppo del territorio e bloccherà quel documento, se ne assumerà per intero la responsabilità dinanzi ai cittadini e dovrà rispondere di una decisione tanto scellerata. Domani saremo in aula, quindi prenderemo parte all’incontro con i consiglieri di minoranza e con il Presidente dell’Ente Camerale Becci per chiarire, per l’ennesima volta, gli aspetti di pura forma di quella delibera sulla quale il Pd non può pretendere di vedere allegati disegnini o grafici, che allo stato attuale non sono stati ancora elaborati”.

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