mercoledì 4 gennaio 2012

Pescara, la marineria insiste nella protesta: basteranno gli indennizzi?



Sarà richiesto un indennizzo per compensare il mancato guadagno dei pescatori pescaresi, impossibilitati a uscire in mare a causa del mancato dragaggio del porto. Il fondale della darsena è troppo basso e la Procura dell'Aquila sta indagando sull'inquinamento dei fanghi, bloccando la possibilità di rigettarli in mare. Ci chiediamo cosa accadrà dopo questa ennesima situazione di emergenza, se non sia il caso di cominciare ad affrontare alcuni temi sostanziali che resteranno comunque tali anche dopo aver superato questa fase. Il primo problema è rimettere in discussione la struttura di questo porto, che a detta di tutti, ormai, presenta pesanti lacune. Secondo, grande problema, è quello di disporre di una draga che sia stabile nel porto e che possa essere in continua attività. Terzo problema, più complesso, è attivare il controllo del percorso del fiume per bonificarlo, per la verifica di quanto si riversa nella sua parte finale, attraverso la collaborazione di tutte le istituzioni e delle popolaziioni interessate. Da tempo ben lontano, c'è chi ha ipotizzato un parco fluviale e anche un ritorno alla navigabilità, sia pur parziale, di questo fiume. Potrebbe non essere soltanto un sogno, ma non sembra che questi argomenti interessino più di tanto, fatte salve le associazioni ambientaliste, che continuano ad affrontare il problema con un atteggiamento fondamentalista.

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