lunedì 10 marzo 2014

Prosecuzione cantiere Piano antiallagamenti, scattata la chiusura al traffico di viale Pindaro

“Viale Pindaro chiusa al traffico per oltre un mese per la prosecuzione dei lavori del Piano antiallagamenti: a partire da stamane, e sino al prossimo 14 aprile, viale Pindaro sarà completamente vietata al transito e alla sosta dei veicoli, nel tratto compreso tra via Pollione e sino alla rotatoria dell’Agip-via Marconi, tratto completamente occupato da scavi e cantiere per la realizzazione del quarto collettore che, intercettando tutte le acque della zona, compresa via Tibullo, andrà a confluire proprio sotto la rotatoria Agip dove finalmente andremo a installare gli impianti di sollevamento, con gruppi elettrogeni d’emergenza, utili a impedire gli allagamenti della zona stadio in modo definitivo. Ovviamente chiusa viale Pindaro, provvedimento che non ha determinato grossi disagi nella viabilità, tranne qualche iniziale esitazione in via D’Annunzio, è stata riaperta al traffico via Marconi dove invece i lavori, cominciati lo scorso 17 febbraio, sono terminati con tredici giorni d’anticipo rispetto alla scadenza del 21 marzo. Per garantire la massima accessibilità veicolare nella zona, abbiamo previsto un nuovo percorso alternativo per i veicoli, ossia il traffico in transito in via Gabriele d’Annunzio in direzione nord-sud può svoltare in via Virgilio, quindi via Marconi, o in via Lo Feudo-via Tirino, e proseguire il proprio cammino in direzione Francavilla al Mare; tutto il traffico proveniente da via Luisa D’Annunzio, dunque da sud-est, e diretto a nord deve invece svoltare in via D’Avalos o, in alternativa, in viale Marconi anche se, vista la presenza del cantiere sempre alla rotatoria Agip, consigliamo agli automobilisti di preferire via D’Avalos, evitando di intasare via Marconi. Ai cittadini chiediamo collaborazione e sostegno per portare a conclusione un’opera strategica e fondamentale per la città, specie dopo quanto accaduto lo scorso dicembre. Ovviamente il cantiere richiederà dei sacrifici, ma vigileremo sullo svolgimento dei lavori che dovranno essere celeri e tempestivi, rispettando alla lettera il crono programma, come del resto sta già accadendo”. Lo hanno detto gli assessori ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e alla Mobilità Berardino Fiorilli che stamane hanno effettuato un sopralluogo nell’area di cantiere. “Parliamo di un antiere ‘storico’ e di grande rilevanza strategica perché sostanzialmente punta a risolvere un problema di proporzioni immani – hanno ricordato gli assessori Del Trecco e Fiorilli -, ovvero l’allagamento di mezza città, la fetta di Porta Nuova-zona stadio, alle prime gocce di pioggia più intensa del normale. Pensiamo a via Marconi, nel tratto compreso tra via Tommaso da Celano e la rotonda antistante il distributore dell’Agip che si trasforma in un lago, con l’acqua che penetra in via Elettra, ma anche nei piazzali, nei cortili, nei condomini, nei negozi, con danni economici incalcolabili per la città e per i privati. E’ evidente che tale problematica è stata sempre tra le nostre priorità, ma per sistemare la situazione non con misure tampone, precarie e provvisorie, ma in modo definitivo, occorrevano fondi, disponibilità economiche che purtroppo nel 2009 non abbiamo trovato in cassa, così come occorreva redigere un progetto che non abbiamo rintracciato nei cassetti, anzi, tra il 2003 e il 2009 è stata pure bloccata la pulizia dei Fossi Bardet iniziata nel 2000. Ma questa è la brutta pagina politica del passato. Nei mesi scorsi abbiamo aperto una nuova pagina al fine garantire un giro di vite totale. Per cancellare i vecchi ricordi occorre costruire nuovi collettori, 4 nuove condotte grandi, funzionali, capaci di accogliere grandi quantità di acqua piovana, che attraversino tutte le strade principali di Porta Nuova intercettando le linee delle traverse adiacenti, e tutti i collettori devono essere dotati di impianti di sollevamento e di generatori di emergenza, che garantiscano il funzionamento delle pompe anche nei casi di black out, che sono possibili durante gli acquazzoni. I collettori, sostanzialmente, andranno a raccogliere e smaltire le acque piovane che oggi sono convogliate attraverso le caditoie stradali nella rete fognaria della città, e in questo modo andremo, da un lato, ad alleggerire la rete fognaria dagli afflussi di pioggia, consentendo alla rete stessa di svolgere meglio la propria funzione; dall’altro lato anche il depuratore di Pescara ne trarrà beneficio perché andremo a ridurre le portate che vi affluiscono e le cui eccedenze vanno smaltite con gli ‘scolmatori’ di piena, posti lungo il tracciato dei collettori, a ridosso degli impianti di sollevamento”. A descrivere il progetto tecnicamente è stata l’assessore Del Trecco: “Il progetto preliminare è stato redatto nel novembre 2011 e prevede la costruzione di quattro collettori: il primo Collettore – ha illustrato l’assessore Del Trecco – è già stato realizzato nel primo tratto di via Marconi, da via Tommaso da Celano, attraversando il canale Bardet, e confluendo nell’impiantino di sollevamento realizzato di recente dall’Ato all’incrocio tra via Marconi e via Pepe, dove, a opere concluse, confluiranno anche le acque di via Pepe, carreggiata nord, nel tratto compreso tra via Marconi e via Benedetto Croce, e su tale impianto andremo a installare un gruppo elettrogeno a inserimento automatico, per garantire la sua operatività in caso di black out. Il secondo Collettore è stato realizzato a servizio delle aree depresse del quartiere della pineta dannunziana in viale Primo Vere, condotta che è proseguita in via Braga e in via De Cecco per immettersi nel Torrente Vallelunga. Lo scorso 17 febbraio sono partiti i lavori del terzo Collettore posto in via Marconi, in direzione sud: la condotta è partita a ridosso del Bardet 1, all’incrocio con via Pepe, e ha intercettato tutta la strada fino all’impianto di sollevamento che costruiremo sotto la rotatoria antistante l’Agip, impianto dove faremo confluire anche le acque piovane di via della Pineta, nel tratto compreso tra via Marconi e via Marchetti. E in tale ambito provvederemo alla pulizia del Fosso Bardet, dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Consorzio di Bonifica. Gli scavi – ha proseguito l’assessore Fiorilli – hanno impegnato tutta la carreggiata stradale di via Marconi, tra via Pepe e la rotatoria Agip-incrocio con viale Pindaro, strada che dunque da lunedì 17 febbraio è rimasta chiusa al traffico, ma le opere sono state concluse con tredici giorni d’anticipo rispetto alle previsioni, ossia oggi anziché il 21 marzo, permettendoci di riaprire l’asse viario alle auto non appena sarà conclusa la partita del Pescara. Riaperta al traffico via Marconi è ora possibile far partire l’ultima fase delle opere con la realizzazione del quarto collettore a servizio di viale Pindaro, a partire dall’attraversamento del canale Bardet 1 sino all’impianto di sollevamento della rotatoria, immettendovi anche l’eventuale troppo pieno del canale con una feritoia da ricavare sotto le lastre di copertura e anche in questo caso inseriremo un gruppo elettrogeno autonomo. L’impianto di sollevamento, dotato di 3 pompe sommerse, invierà le acque al collettore di grandi dimensioni costruito di recente dall’Ato, in corso di collaudo, in via della Bonifica che a sua volta invierà le acque all’impianto di ‘prima pioggia’, in una vasca di raccolta, o direttamente al Fosso Vallelunga. Ovviamente ovunque verranno realizzati nuovi pozzetti e caditoie prefabbricati, che dunque non richiederanno getti di calcestruzzo, e le vecchie caditoie verranno scollegate dalle fogne esistenti e soppresse. Per la realizzazione dell’opera, anche in questo caso, abbiamo dovuto adottare un provvedimento drastico sulla viabilità. Ossia – ha spiegato l’assessore Fiorilli – a partire da stamane è in vigore il divieto di transito, sosta e fermata nel tratto di viale Pindaro che va dall’incrocio con via Pollione e l’incrocio con via Marconi-rotatoria Agip, chiusura al traffico che andrà avanti sino al prossimo 14 aprile. L’impresa ha dovuto garantire due attraversamenti stradali pedonali, il primo all’altezza dell’area di servizio Agip; il secondo in prossimità dei numeri civici 51-53. Ovviamente a risentire di più di tale dispositivo sarà inevitabilmente l’università d’Annunzio che si sviluppa sul lato monte della strada esattamente nel tratto compreso nella fascia di cantiere, ma l’Ateneo è già stato avvisato e comunque assicureremo sempre l’accesso pedonale; avvisata anche la Gestione Trasporti Metropolitani che da oggi ha dovuto necessariamente deviare su via Marconi o via Tirino il transito degli autobus che oggi attraversano viale Pindaro, ed è stato allertato anche il Comando dei Vigili del Fuoco, la cui caserma ricade proprio in viale Pindaro, a ridosso del cantiere, e al quale comunque garantiremo sempre un corridoio di passaggio per le emergenze. Nel frattempo abbiamo anche individuato i percorsi alternativi per i veicoli, ovvero il traffico in transito in via Gabriele d’Annunzio in direzione nord-sud potrà svoltare in via Virgilio, quindi via Marconi, o in via Lo Feudo-via Tirino, e proseguire il proprio cammino in direzione Francavilla al Mare; tutto il traffico proveniente da via Luisa D’Annunzio, dunque da sud-est, e diretto a nord dovrà invece svoltare in via D’Avalos o, in alternativa, in viale Marconi. E stamane la chiusura non ha determinato grossi disagi, tranne qualche rallentamento che comunque rientrerà non appena avremo superato la prima fase di normale rodaggio. Le opere – hanno continuato gli assessori Del Trecco e Fiorilli – sono state aggiudicate all’impresa Caldani Irrigazione di Roma per 1milione 163mila 095 euro, di cui 20mila euro come oneri sulla sicurezza. In questa prima fase stiamo realizzando tutti i nuovi collettori, e l’ultima tranche riguarderà l’installazione degli impianti di sollevamento”.

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