giovedì 13 marzo 2014

Presentato il ‘Percorso Verde – Giglio dannunziano’

“Pescara e i suoi studenti riscoprono il Giglio dannunziano, una rarità floreale che ha ripreso a sbocciare a ridosso delle nostre spiagge e che con gli studenti della città e con i Club Service andremo a ripiantumare lungo le sponde del Fosso Vallelunga, una volta ultimate le operazioni di bonifica. Quel giglio ci aiuterà a ripristinare lo storico habitat dunale del sito, con la sua popolazione faunistica, ossia il Martin Pescatore, l’Uccello Fratino, e la Rana verde. E la ripiantumazione di tale specie sarà la fase finale del progetto ‘Percorso Verde’ promosso con l’Associazione ‘Ville e Palazzi dannunziani’, un cammino cominciato un anno fa con il progetto di installazione delle targhe storiche sulle facciate dei villini liberty della pineta e che mira a ricostruire la storia della città anche sotto il profilo ambientale”. Lo ha detto l’assessore al Patrimonio Eugenio Seccia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare i dettagli del progetto, con l’architetto Anita Boccuccia, Presidente dell’Associazione ‘Ville e Palazzi dannunziani’, il consigliere comunale Maurizio Acerbo, i responsabili della Old Motors auto d’epoca e dei Club Service e delle scuole che hanno partecipato all’iniziativa.
“La collaborazione con l’Associazione – ha ricordato l’assessore Seccia – è cominciata un anno fa, con il Progetto ‘Targhe storiche’, ovvero l’installazione delle targhe su tutti i villini ed edifici liberty della zona pineta, che oggi sono divenuti méta di itinerario turistico della città. Da quel momento abbiamo iniziato ad articolare un secondo Progetto inerente il ‘Percorso Verde’ con l’individuazione presso la foce del Torrente-Fosso Vallelunga di alcune specie di Giglio dannunziano che ora andremo a ripiantumare sulle sponde del Fosso con i nostri studenti. Parliamo di una zona particolarmente importante per la città nella quale dobbiamo coniugare la tutela del decoro per chi vi abita con la tutela della natura esistente”. “Ringrazio l’architetto Boccuccia per l’iniziativa – ha sottolineato il consigliere Acerbo - nella quale ritengo che maggioranza e minoranza debbano unirsi nella salvaguardia della storia, della memoria e della bellezza del territorio. Quello odierno è un segnale per la città, in passato non c’è stata la sensibilità necessaria in tal senso ed è invece importante il lavoro di Anita perché è fondamentale andare nelle scuole per insegnare ai ragazzi ad apprezzare la bellezza”. “Il progetto – ha spiegato l’architetto Boccuccia - nasce da un insieme di idee cominciate a sbocciare nel 2010 con l’allestimento della prima mostra sull’architettura anni ’20-’30 a Pescara che ha dato vita a un catalogo, ‘L’Altra Pescara’, dov’era già presente il Percorso Verde. Dal primo giorno abbiamo voluto il coinvolgimento dei ragazzi e infatti anche questa volta avremo la partecipazione degli studenti della scuola media ‘Benedetto Croce’, del Liceo Artistico Bellisario-Misticoni, dell’Istituto Tecnico ‘Acerbo’, del Liceo Scientifico ‘Da Vinci’ e del Liceo Classico ‘d’Annunzio’. Il Percorso Verde è nato grazie alla collaborazione con alcune Associazioni ambientaliste e, in sostanza, mira alla riscoperta, nello specifico, del Giglio delle Dune, ossia il Pancratium Marittimum, detto anche Giglio dannunziano dagli anziani del luogo, una specie caratterizzata dai fiori bianchi, profumatissimi, in piena fioritura a luglio e agosto, tipico dell’Isola d’Elba. Noi a Pescara vogliamo ricreare un’isola dunale e organizzeremo un evento con l’apposizione di due targhe in cui descriveremo la flora e la fauna tipiche del Fosso Vallelunga. Per la fauna abbiamo nel sito la rana verde, il Cormorano, la Gallinella d’Acqua, il Martin Pescatore, e l’Uccello Fratino. Per la flora c’è un canneto, le tamerici selvatiche, il mirto e il ginepro, e ora andremo a ripiantumare il giglio, con l’obiettivo di creare delle microisole dunali vicino agli stabilimenti balneari e alle ville d’epoca. Le targhe verranno presentate sabato in una serata interclub presso l’Aurum, nella quale mostreremo anche i lavori dei ragazzi”.

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