martedì 18 febbraio 2014

Scatta la chiusura al traffico di via Marconi per il cantiere del Piano antiallagamenti

“E’ scattata all’alba di questa mattina, con lo slittamento di ventiquattro ore, la chiusura al traffico di via Marconi per la ripresa dei lavori del Piano antiallagamenti: sino al prossimo 21 marzo, via Marconi sarà completamente vietata al transito e alla sosta dei veicoli, nel tratto compreso tra via Pepe e sino alla rotatoria dell’Agip, all’incrocio con viale Pindaro, tratto che sarà completamente occupato da scavi e cantiere per la realizzazione del nuovo collettore che, intercettando tutte le acque di via Pepe, andrà a confluire proprio sotto la rotatoria dove finalmente andremo a installare gli impianti di sollevamento, con gruppi elettrogeni d’emergenza, utili a impedire gli allagamenti della zona stadio in modo definitivo. Ma soprattutto andremo a effettuare la pulizia dei Fossi Bardet. E la chiusura dell’asse viario, stamane, non ha determinato conseguenze sulla viabilità: gli automobilisti, adeguatamente preallertati, anche attraverso la App istituzionale del Comune di Pescara, giunti dinanzi alle transenne, hanno subito intrapreso i percorsi alternativi, ossia viale Pindaro o via D’Avalos, in direzione sud-nord; viale Pepe, viale Pindaro e, dal pomeriggio, la bretella antistante il circolo Tennis-via Elettra, in direzione nord-sud, senza far registrare alcun incolonnamento né ingorgo. Probabilmente ci troviamo dinanzi alla parte di maggior impatto del cantiere che, nei mesi scorsi, ha già interessato viale Primo Vere, viale Pepe, via Pollione, via De Cecco e via Braga, e ai cittadini chiediamo collaborazione e sostegno per portare a conclusione un’opera strategica e fondamentale per la città, specie dopo quanto accaduto lo scorso dicembre. Ovviamente il cantiere richiederà dei sacrifici, ma vigileremo sullo svolgimento dei lavori che dovranno essere celeri e tempestivi, rispettando alla lettera il cronoprogramma”. Lo hanno detto gli assessori ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e alla Mobilità Berardino Fiorilli che stamane hanno effettuato un nuovo sopralluogo sul posto. “Parliamo di un antiere ‘storico’ e di grande rilevanza strategica perché sostanzialmente punta a risolvere un problema di proporzioni immani – hanno ricordato gli assessori Del Trecco e Fiorilli -, ovvero l’allagamento di mezza città, la fetta di Porta Nuova-zona stadio, alle prime gocce di pioggia più intensa del normale. Pensiamo a via Marconi, nel tratto compreso tra via Tommaso da Celano e la rotonda antistante il distributore dell’Agip che si trasforma in un lago, con l’acqua che penetra in via Elettra, ma anche nei piazzali, nei cortili, nei condomini, nei negozi, con danni economici incalcolabili per la città e per i privati. E’ evidente che tale problematica è stata sempre tra le nostre priorità, ma per sistemare la situazione non con misure tampone, precarie e provvisorie, ma in modo definitivo, occorrevano fondi, disponibilità economiche che purtroppo nel 2009 non abbiamo trovato in cassa, così come occorreva redigere un progetto che non abbiamo rintracciato nei cassetti, anzi, tra il 2003 e il 2009 è stata pure bloccata la pulizia dei Fossi Bardet iniziata nel 2000. Ma questa è la brutta pagina politica del passato. Nei mesi scorsi abbiamo aperto una nuova pagina al fine garantire un giro di vite totale. Per cancellare i vecchi ricordi occorre costruire nuovi collettori, 4 nuove condotte grandi, funzionali, capaci di accogliere grandi quantità di acqua piovana, che attraversino tutte le strade principali di Porta Nuova intercettando le linee delle traverse adiacenti, e tutti i collettori devono essere dotati di impianti di sollevamento e di generatori di emergenza, che garantiscano il funzionamento delle pompe anche nei casi di black out, che sono possibili durante gli acquazzoni. I collettori, sostanzialmente, andranno a raccogliere e smaltire le acque piovane che oggi sono convogliate attraverso le caditoie stradali nella rete fognaria della città, e in questo modo andremo, da un lato, ad alleggerire la rete fognaria dagli afflussi di pioggia, consentendo alla rete stessa di svolgere meglio la propria funzione; dall’altro lato anche il depuratore di Pescara ne trarrà beneficio perché andremo a ridurre le portate che vi affluiscono e le cui eccedenze vanno smaltite con gli ‘scolmatori’ di piena, posti lungo il tracciato dei collettori, a ridosso degli impianti di sollevamento”. A descrivere il progetto tecnicamente è stata l’assessore Del Trecco: “Il progetto preliminare è stato redatto nel novembre 2011 e prevede la costruzione di quattro collettori: il primo Collettore è già stato realizzato nel primo tratto di via Marconi, da via Tommaso da Celano, attraversando il canale Bardet, e confluendo nell’impiantino di sollevamento realizzato di recente dall’Ato all’incrocio tra via Marconi e via Pepe, dove, a opere concluse, confluiranno anche le acque di via Pepe, carreggiata nord, nel tratto compreso tra via Marconi e via Benedetto Croce, e su tale impianto andremo a installare un gruppo elettrogeno a inserimento automatico, per garantire la sua operatività in caso di black out. Il secondo Collettore è stato realizzato a servizio delle aree depresse del quartiere della pineta dannunziana in viale Primo Vere, condotta che è proseguita in via Braga e in via De Cecco per immettersi nel Torrente Vallelunga. Ieri sono partiti i lavori del terzo Collettore che sarà posto in via Marconi, in direzione sud: la condotta partirà a ridosso del Bardet 1, all’incrocio con via Pepe, e intercetterà tutta la strada fino all’impianto di sollevamento che costruiremo sotto la rotatoria antistante l’Agip, impianto dove faremo confluire anche le acque piovane di via della Pineta, nel tratto compreso tra via Marconi e via Marchetti. E contemporaneamente alla realizzazione del collettore provvederemo alla pulizia del Fosso Bardet, dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Consorzio di Bonifica”. “Gli scavi – ha proseguito l’assessore Fiorilli – impegneranno tutta la carreggiata stradale di via Marconi, tra via Pepe e la rotatoria Agip-incrocio con viale Pindaro, dunque da questa mattina, con un giorno di ritardo rispetto alla tabella di marcia, è scattata la chiusura al traffico dello stesso tratto di strada, chiusura che resterà in vigore sino al prossimo 21 marzo, con l’istituzione anche del divieto di sosta e di fermata. Ovviamente siamo consapevoli che tale dispositivo creerà dei problemi e per tale ragione abbiamo istituito dei percorsi alternativi, ossia a partire da oggi il traffico proveniente su via Marconi in direzione nord-sud verrà dirottato su via Pepe o, in alternativa, lungo la strada parallela a via Marconi e antistante l’ingresso al Circolo Tennis, dall’incrocio con via Pepe e fino all’incrocio con via Elettra. Parliamo ovviamente di una strada piccola, sino a oggi di servizio per quanti erano diretti al Circolo tennis o cercavano uno spazio di sosta, per questo consigliamo agli utenti di non congestionare l’asse e comunque di preferire viale Pindaro, o via Pepe. Ovviamente sul lato monti della strada antistante il Circolo Tennis è stato istituito il divieto di sosta per non intralciare il passaggio dei veicoli. Invece, il traffico proveniente da sud-est e diretto verso nord è stato dirottato su via D’Avalos o viale Pindaro. Ai cittadini, ovviamente, abbiamo chiesto di prestare massima attenzione alla nuova viabilità che ci consentirà di completare un’opera strategica fondamentale per la città, ma già oggi non abbiamo registrato alcun disagio. Le transenne per chiudere al traffico la strada sono state sistemate all’alba, e gli automobilisti, perfettamente informati, hanno automaticamente imboccato i percorsi alternativi senza incolonnamenti né rallentamenti”. “Dal 24 marzo – ha poi ricordato l’assessore Del Trecco – partirà l’ultima fase delle opere con la realizzazione del quarto collettore a servizio di viale Pindaro, a partire dall’attraversamento del canale Bardet 1 sino all’impianto di sollevamento della rotatoria, immettendovi anche l’eventuale troppo pieno del canale con una feritoia da ricavare sotto le lastre di copertura e anche in questo caso inseriremo un gruppo elettrogeno autonomo. L’impianto di sollevamento, dotato di 3 pompe sommerse, invierà le acque al collettore di grandi dimensioni costruito di recente dall’Ato, in corso di collaudo, in via della Bonifica che a sua volta invierà le acque all’impianto di ‘prima pioggia’, una vasca di raccolta, o direttamente al Fosso Vallelunga. Ovviamente ovunque verranno realizzati nuovi pozzetti e caditoie prefabbricati, che dunque non richiederanno getti di calcestruzzo, e le vecchie caditoie verranno scollegate dalle fogne esistenti e soppresse”. “Le opere – hanno continuato gli assessori Del Trecco e Fiorilli - sono state aggiudicate all’impresa Caldani Irrigazione di Roma per 1milione 163mila 095 euro, di cui 20mila euro come oneri sulla sicurezza. In questa prima fase stiamo realizzando tutti i nuovi collettori, e l’ultima tranche riguarderà l’installazione degli impianti di sollevamento”.

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