martedì 18 febbraio 2014

Consiglio comunale, approvato atto di indirizzo per alienazione relitti stradali

“L’amministrazione comunale si prepara ad alienare, ossia vendere, tutti i cosiddetti ‘relitti stradali’, ossia piccole strisce di terreno derivanti da riconfinamenti, accordi di programma, cessioni da privati, frazioni di terra oggi inutilizzabili, e dunque destinati a diventare discariche abusive o comunque spazi da gestire a spese della collettività. Quelle strisce potranno d’ora in avanti essere vendute ai privati confinanti interessati, di fatto procurando un incasso per la pubblica amministrazione, che al tempo stesso sarà sgravata da altri oneri. Oggi il Consiglio comunale ha infatti approvato l’atto di indirizzo, ossia il Regolamento che ha fissato le regole per quelle cessioni, assicurando un trattamento paritario per tutti gli interessati”. Lo ha detto l’assessore al Patrimonio del Comune di Pescara Eugenio Seccia dopo l’approvazione del documento da parte del Consiglio comunale. “Attualmente – ha spiegato in aula l’assessore Seccia – il Comune di Pescara è proprietario di numerosi relitti e strisce di terreno sparse sul territorio, ricadenti fuori dall’allineamento stradale. La maggior parte delle piccole proprietà non sono mai state utilizzate per fini istituzionali e difficilmente potranno essere utilizzate in futuro trattandosi, per lo più, di frustoli di terreno abbandonati da anni. La maggior parte di tali beni deriva da espropriazioni non perfezionale da frazionamenti, relitti stradali, pertinenze di corte urbane non accatastate, scarpate non utilizzate, strade dismesse, cessioni effettuate a titolo gratuito a fronte del ritiro di permessi a costruire. L’Ufficio Patrimonio del Comune, nella fase di aggiornamento dell’inventario dei beni immobili dell’Ente, in attuazione al programma di riqualificazione dell’area urbana, sta disponendo l’avvio delle iniziative tese al recupero di quelle piccole proprietà lasciate in abbandono, attraverso la vendita o la con cessione in uso a possibili utilizzatori. E l’attivazione della procedura di vendita o di concessione in uso permetterà di eliminare lo stato di degrado e di abbandono su tali aree, dove spesso vengono perpetrati atti illeciti connessi al deposito abusivo di materiale vario di risulta, spesso nocivo per la salute e inquinante per l’ambiente. Peraltro negli ultimi anni, la città ha subito una notevole trasformazione grazie alla riqualificazione di strade, marciapiedi, piazze, parchi, spazi a verde, arredo urbano, degli stessi fabbricati istituzionali, sensibilizzando anche l’iniziativa dei privati che rivendicano un maggior decoro per le aree abbandonate prospicienti le proprie abitazioni, e in molti casi gli stessi confinanti si sono dichiarati disponibili ad acquistare i piccoli terreni abbandonati, per eliminare lo stato di degrado e per utilizzarli come ulteriore pertinenza dei propri fabbricati, sollevando l’amministrazione comunale dagli oneri periodici per la pulizia, la custodia e la sorveglianza delle aree con notevole risparmio di risorse pubbliche in un periodo di particolare ristrettezza economica. Per tale ragione abbiamo sentito la necessità di individuare delle regole trasparenti, delle procedure guida valide per tutti per evadere tali richieste, snellendo l’istruttoria. E quindi – ha proseguito l’assessore Seccia – nei casi in cui le opere di urbanizzazione risultino già definite la retrocessione delle strisce di terreno potrà avvenire al prezzo unitario risultante nell’atto pubblico di provenienza; negli altri casi il prezzo di cessione sarà determinato sulla base dei valori fissati per le aree fabbricabili ai fini Ici. Ovviamente il Comune potrà reinvestire gli introiti per acquisizioni o per opere di manutenzione sul patrimonio immobiliare. E la delibera quest’oggi è stata approvata dal Consiglio comunale”. Infruttuoso invece il voto sul Piano del Colore, proposto dall’assessore Antonelli, delibera rinviata con quella inerente le Schede del Patrimonio storico-architettonico e il Decreto Sviluppo a lunedì prossimo, 24 febbraio.

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