venerdì 10 ottobre 2014

Aldo Ciccolini il 14 ottobre al teatro Massimo

Martedi 14 ottobre, alle ore 21, presso il Teatro Massimo di Pescara si esibirà, per la prima volta nel capoluogo adriatico, il pianista Aldo Ciccolini, musicista che a ragione viene considerato una leggenda vivente del pianoforte: uno degli ultimi grandi interpreti di una generazione epica (Benedetti Michelangeli era del ’20) e lontana dal divismo del marketing contemporaneo. Il grande musicista italo-francese si cimenterà nel seguente programma: J. Brahms Quattro Ballate op. 10, E. Grieg Sonata in mi min. op. 7, A. Borodin Petite Suite, M. Castelnuovo-Tedesco Piedigrotta 1924, Rapsodia napoletana. A quasi 90 anni Aldo Ciccolini è uno dei rari, grandi maestri del pianoforte che percorre instancabilmente le strade della carriera mondiale, fedele a tutta una vita posta sotto il segno del movimento. Cresciuto in una famiglia originaria di Parma e della Sardegna, è nato a Napoli dove ha studiato pianoforte e direzione d'orchestra. Eredita, dai professori con cui ha studiato, gli insegnamenti di Ferruccio Busoni e di Franz Liszt. La carriera di enfant prodige non gli impedisce di recarsi a Parigi per partecipare e vincere il Concorso Marguerite Long-Jacques/Thibaud edizione 1949. Il successo folgorante che la Francia gli tributa libera la passione di Ciccolini per la musica francese, della quale diventa il più ardente difensore nel mondo intero (basterebbe citare la prima integrale di Erik Satie, Ravel e naturalmente l’integrale Debussy). Ha collaborato con Furtwängler, Ansermet, Maazel, Pretre, Gavazzeni e tanti altri, senza dimenticare Elisabeth Schwarzkopf alla quale era legato da una ammirazione molto esclusiva. Autore di oltre 100 incisioni per EMI - Pathè Marconi e altre case case discografiche, ha contribuito a far conoscere opere poco note o ingiustamente dimenticate. Ha inoltre inciso l'integrale delle Sonate di Mozart. Il 1990 vede la pubblicazione della nuova versione di Armonie poetiche e religiose di Liszt, nel 1992 l’integrale Debussy e poi quella delle Sonate di Beethoven. Le registrazioni di Janacek e Schumann, nel 2002, e dei Notturni di Chopin nel 2003 sono premiate con il Diapason D’Or. Il cd dedicate all’integrale delle Pièces Lyriques di Grieg con lo Choc de la Musique 2005. Accademico di Santa Cecilia, Officier de la Légion d'Honneur e de l'Ordre National du Mérite, Prix Edison de l'Académie Charles Cros, tre volte Gran Prix du Disque in Francia e Medaglia d'Oro all'Arte ed alla Cultura ricevuta dal Presidente della Repubblica Italiana, Ciccolini ha adottato la nazionalità francese nel 1971. L’anno successivo accetta la cattedra al Conservatoire National Supérieur de Musique a Parigi, scoprendo così una vocazione di pedagogo alla quale non ha mai rinunciato. Nemico di ogni concessione ai gusti del giorno, insensibile ai giochi mediatici, Ciccolini considera l’arte musicale come una missione. Da molti anni ormai si concede al pubblico e si rivela come uno dei più grandi messaggeri del genio della musica.

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