lunedì 25 novembre 2013

Corso Vittorio Emanuele: Foschi, “Strano ed esagerato nervosimo di Del Vecchio”

“Noto uno strano ed esagerato nervosismo nel consigliere Pd Del Vecchio che, sul tema di corso Vittorio Emanuele, ha dato sfogo a tutta la sua rabbia nei confronti del ‘governo-del-fare’. L’amministrazione comunale può e deve andare avanti con il progetto di valorizzazione e riqualificazione di corso Vittorio Emanuele perché quel progetto è pienamente in vigore, è stato regolarmente appaltato, non è stato impugnato con alcun ricorso, quindi non è stato bloccato dal Tar, che si è pronunciato esclusivamente sulla strada progettata sulle aree di risulta e sulla rotatoria, e dunque il cantiere va consegnato per non rischiare un contenzioso con l’impresa che si è aggiudicata l’appalto. Ora, comprendo l’aria della campagna elettorale che evidentemente sta già entrando nel vivo, ma suggerisco al consigliere Del Vecchio di rallentare e prendere fiato per non rischiare di arrivare sfiancato a fine corsa”. Lo ha detto il capogruppo Armando Foschi (L’Officina per l’Italia) commentando l’intervento sull’ordinanza di sospensiva del Tar sul progetto di adeguamento della strada sul lato mare delle aree di risulta e sulla rotatoria già completata. “Il Pd e una frangia esigua di commercianti continua a strumentalizzare l’ordinanza del Tar richiedendo alcune precisazioni – ha detto il capogruppo Foschi –: il progetto di corso Vittorio Emanuele è distinto e separato dal progetto delle aree di risulta sospeso, e non bocciato, dal Tar, sospensione che peraltro poggia su presupposti inesatti, come il ritenere la rotatoria un’opera definitiva tanto da richiedere una variante al Prg, e così non è visto che parliamo di un rondò costruito con cordoli in gomma fissati a terra; né il progetto prevede la costruzione di una ‘nuova strada’, ma piuttosto prevede l’adeguamento e la messa in sicurezza della strada già esistente e regolarmente utilizzata dagli automobilisti. Ma queste saranno alcune delle ragioni che faremo valere in sede di discussione di merito e, soprattutto, nel ricorso al Consiglio di Stato che i nostri uffici legali stanno già preparando. Noto però un nervosismo politicamente ingiustificato da parte del Pd che ormai da quattro anni, con il proprio ostruzionismo, ci ha abituati alla filosofia del ‘non-fare’, un Pd disperato dinanzi alle decine di cantieri che stanno modificando in maniera straordinaria la città ed è terrorizzato dalla concretizzazione del progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele perché, checché ne dica la Confcommercio, qualche commerciante isolato come l’ex consigliere comunale Aldo Marino e lo stesso consigliere Del Vecchio, parliamo della valorizzazione e della riqualificazione di corso Vittorio, non di una semplice pedonalizzazione, tanto che su quell’asse verrà installata una pavimentazione regolarmente carrabile. Suscita un sorriso amaro sentire il consigliere Del Vecchio tentare di imporre scelte politiche alla maggioranza di Governo. Ci chiediamo perché il Pd non ha sentito la necessità o l’urgenza di consultare i cittadini quando ha deciso di chiudere al traffico la rampa dell’asse attrezzato, o quando ha deciso di snaturare piazza Salotto sistemando un ‘calice’ costato 1milione 200mila euro alla città e rotto dopo appena 64 giorni dalla sua installazione, o quando ha stravolto la viabilità a ovest della ferrovia isolando due strade come via Gran Sasso e via Forca di Penne, dove sono state chiuse decine di attività commerciali. Per il resto è onestamente difficile individuare in quei sei anni di mal governo altre opere significative, che non siano stati il rifacimento di strade e marciapiedi in asfalto, opere su cui peraltro siamo già dovuti reintervenire per rifare i sottoservizi, ossia impianti idrici, fognari e pubblica illuminazione. Infine suggerisco al consigliere Del Vecchio di rallentare una corsa elettorale che rischia di vederlo sfiancato a un non-traguardo”.

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