sabato 14 dicembre 2013

Palusci sulla protesta per il canile municipale: “La vicenda è di estrema complessità”

“La vicenda inerente il reperimento di un’area alternativa sul territorio comunale in cui realizzare il nuovo canile-rifugio sanitario è di estrema complessità: appena lo scorso marzo il Comune ha emesso un avviso pubblico per la ricerca di un terreno da acquistare e in cui trasferire la struttura, ma a quell’avviso non c’è stata risposta, perché la verità è che a Pescara tutti amano gli animali domestici, ma nessuno vuole un canile vicino a casa propria. Il Comune non dispone di terreni alternativi di sua proprietà e anche Fosso Grande, dove il centro-sinistra aveva ipotizzato di allestire una nuova struttura, è inutilizzabile in quanto ‘sito contaminato’ come la Asl aveva notificato anche allo stesso centro-sinistra prim’ancora che venisse predisposto il progetto di realizzazione. Per tale ragione oggi Pescara sta chiedendo supporto ai Comuni vicini per verificare se altre municipalità, come Spoltore, Montesilvano, o anche Pianella e Cepagatti, dispongano di un’area da adibire a tale scopo”. Lo ha detto l’assessore alla Tutela del Mondo animale Maria Grazia Palusci replicando alla protesta odierna dei volontari della Lega del Cane sulle condizioni del canile di via Raiale. “Siamo consapevoli delle difficoltà e criticità in cui versa oggi il canile di via Raiale – ha sottolineato l’assessore Palusci -, una struttura allestita nella parte alta della strada nel ’92, come soluzione provvisoria dopo l’alluvione che in quell’anno uccise oltre 100 cani allagando la parte bassa della strada, posta a ridosso del fiume. E invece quel provvisorio è poi divenuto definitivo, con un progressivo ampliamento del canile e l’accoglimento di decine di altri animali. Sul tema non accetto però critiche strumentali: in occasione dell’alluvione di dieci giorni fa l’amministrazione comunale si è ovviamente mobilitata con il Centro Operativo comunale per tentare di sostenere i volontari della Lega che, volontariamente, e non certo per costrizione, hanno assunto la gestione della struttura. Siamo stati insieme sino all’una di notte con i volontari, che si sono presentati in Comune accompagnati dal consigliere Blasioli, pur potendo venire in autonomia, senza accompagnamento ‘politico’ ingiustificato. Per tutta la notte ci siamo adoperati per trovare una sistemazione provvisoria alternativa ai 150 cani ospitati nella struttura, soluzioni, prima l’ex Cofa sul lungomare sud, poi l’area esterna dello Stadio ‘Cornacchia’, tutte bocciate, una dopo l’altra, dai volontari della Lega stessa che, anche in una situazione di assoluta emergenza, chiedevano di disporre di locali ‘separati’ e differenziati per evitare agli animali di ritrovarsi tutti insieme in un unico spazio con il rischio, a loro dire, che si azzannassero tra loro. Bocciate tutte le ipotesi possibili prospettate dall’amministrazione comunale e dal Coc, i volontari hanno deciso di portare gli animali direttamente nelle proprie abitazioni con un tam tam sui social network, per poi organizzare la protesta odierna. E allora è bene fare alcune puntualizzazioni: da quattro anni e mezzo l’attuale amministrazione comunale sta lavorando senza sosta per individuare una sistemazione alternativa agli animali, pensando con timore ai possibili effetti di ogni acquazzone o temporale. Ma la verità è che a Pescara tutti amano i cani, ma nessuno vuole un canile vicino casa. Lo abbiamo verificato a marzo scorso quando, emanato l’avviso pubblico per reperire un terreno privato, da acquistare e destinare a canile, nessuno ha risposto al bando. Vero è che il precedente governo aveva pensato di portare il canile sulla ex discarica di Fosso Grande, ma anche quella soluzione è stata bocciata senza mezzi termini dalla Asl visto che quella superficie è ancora ‘contaminata’ dal percolato dell’ex discarica, tanto che nelle abitazioni poste tutt’attorno è stato anche vietato l’uso dell’acqua dei pozzi, e anche in questo caso sono stati redatti progetti oggi inutilizzabili prim’ancora di avere la certezza dell’area. A questo punto, non disponendo di terreni pubblici, l’unica soluzione resta quella di chiedere il supporto di Comuni vicini per verificare la loro disponibilità ad accogliere il canile, peraltro problematica da risolvere con urgenza visto che oggi il canile sorge sull’area che il centro-sinistra ha destinato a ospitare il secondo lotto della Città della Musica, dunque prima dell’apertura del cantiere il canile dovrà già essere stato trasferito”.

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