venerdì 24 gennaio 2014

Il Comune di Pescara istituisce il Registro per la cremazione

“Il Comune di Pescara istituisce il Registro per la cremazione: stamane il Consiglio comunale ha infatti ufficialmente approvato con 23 voti a favore il Regolamento Comunale per l’affidamento, la conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei defunti’. D’ora in avanti tutti i cittadini che, alla propria morte, vorranno essere cremati, dovranno presentare relativa istanza di iscrizione all’Ufficio di Stato Civile per il rispetto postumo della propria volontà. Le ceneri potranno essere consegnate ai congiunti, potranno essere tumulate o potranno anche essere disperse in collina, nel fiume o anche nel mare Adriatico, lontano però da centri abitati o natanti. Anche nel caso di dispersione, comunque in uno dei due cimiteri cittadini andrà apposta una targa riportante il nome del defunto per conservare il ‘senso comunitario’ della morte. Inoltre sarà compito del Comune realizzare una ‘struttura per il commiato’, uno spazio in cui i congiunti potranno realizzare la veglia o anche tenere l’orazione funebre. Finalmente siamo andati a disciplinare una materia che sempre più suscita l’interesse della popolazione”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi ufficializzando l’approvazione del documento in Consiglio comunale. “Il Regolamento – ha spiegato in aula il Presidente Foschi – nasce da una necessità: negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale di richieste di cremazione dei cadaveri dopo la morte, centinaia di persone che nell’ultimo anno hanno lasciato, come disposizione, la riduzione in ceneri dei propri resti, soluzione preferita alla tumulazione dei feretri presso il cimitero. Una procedura sicuramente oggi resa complicata dall’assenza di un forno crematorio sul nostro territorio, imponendo a molti cittadini lunghe attese, anche 10-20 giorni, per poter accedere alla struttura esistente a San Benedetto del Tronto, una lacuna che comunque dovremo colmare. Peraltro proprio nei mesi scorsi abbiamo anche ipotizzato la possibilità di realizzare una simile struttura presso il cimitero di Colli Madonna, con la relativa valutazione dei costi. Nel frattempo, però, abbiamo ritenuto necessario redigere un Regolamento per disciplinare il servizio della cremazione, uno strumento snello, contenuto in 8 pagine e 14 articoli che fissa delle norme precise, chiare e inequivocabili per consentire ai cittadini di accedere a tale pratica con la piena consapevolezza della propria espressione di volontà. Innanzitutto il cittadino deve manifestare la propria volontà alla cremazione e alla dispersione delle ceneri attraverso una precisa disposizione testamentaria del defunto stesso, valida tranne nei casi in cui i familiari presentino una dichiarazione autografa del defunto contraria alla procedura sottoscritta in data successiva alla redazione del testamento; oppure si potrà procedere con l’iscrizione del defunto, certificata da un rappresentante legale, ad associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri, iscrizione che vale anche contro il parere dei familiari; in assenza di una disposizione testamentaria del defunto, sarà valida la volontà del coniuge o, in sua assenza, del parente più prossimo manifestata all’ufficiale di Stato civile del Comune di decesso; infine per i minori o persone interdette vale la volontà dei legali rappresentanti. La manifestazione di volontà alla cremazione dovrà recare anche la disposizione circa l’affidamento o la dispersione delle ceneri. Se mancherà tale indicazione, le ceneri verranno automaticamente assegnate al coniuge, o all’esecutore testamentario, o ancora al rappresentante legale o, infine, in mancanza di tali figure, al personale autorizzato dal Comune. La custodia o la dispersione delle ceneri va comunicata al sindaco. Il Comune di Pescara – ha proseguito il Presidente Foschi – istituirà il Registro comunale per la cremazione tenuto dall’Ufficio di Stato Civile, Registro in cui verranno annotate le modalità con cui il richiedente ha manifestato la propria volontà di essere cremato. Sarà consentita anche la cremazione postuma di un cadavere preventivamente sepolto, purchè non si tratti di morte sospetta. Poi, una volta effettuata la cremazione, le ceneri verranno raccolte in un’urna cineraria ermeticamente chiusa che potrà essere consegnata per la conservazione in ambito privato o la dispersione. L’affidatario delle ceneri dovrà comunicare al Comune dove verranno custodite le ceneri e le modalità della loro conservazione. L’urna potrà essere tumulata in cellette cinerarie, in una tomba di famiglia o in un loculo ove sia stata tumulata un’altra salma. Sarà possibile anche eseguire l’inumazione in apposite fosse. Ma soprattutto – ha sottolineato il Presidente Foschi – sarà consentita la dispersione delle ceneri, autorizzata dall’Ufficiale dello Stato civile, che dovrà avvenire in orario diurno in zone ben individuate, ossia in aree destinate a tale servizio nei cimiteri comunali di Colle Madonna e di San Silvestro; in aree private, al di fuori dei centri abitati, con il consenso dei proprietari; in altre aree che successivamente la giunta potrà individuare; e, infine, in collina, a una distanza di almeno 200 metri dai centri abitati; nel fiume Pescara, solo nel tratto ricadente nel Comune di Pescara; nel mare Adriatico nello spazio ricadente sul territorio cittadino, nel rispetto dei limiti previsti nelle ordinanze di balneazione, lontano da manufatti e natanti, dispersione che comunque dovrà avvenire alla presenza dei congiunti. In questo caso il soggetto autorizzato alla dispersione delle ceneri in mare sarà tenuto a comunicare preventivamente, anche per via telematica, alla Capitaneria di porto di Pescara la data e l’ora della cerimonia, il numero di unità partecipanti e la zona di mare interessata, come da emendamento proposto dall’Autorità marittima e approvata in aula. La violazione delle disposizioni del Regolamento determineranno una sanzione amministrativa sino a 500 euro. Ovviamente la dispersione e conservazione delle ceneri saranno servizi a pagamento e le tariffe saranno definite con un successivo atto dalla giunta comunale. Ma non basta: per non perdere il senso comunitario della morte, nel caso di consegna dell’urna cineraria a un altro soggetto o nel caso di dispersione delle ceneri, sarà realizzata a spese dell’affidatario nel cimitero comunale una targa riportante i dati anagrafici del defunto, che potrà essere rimossa dopo 10 anni e saranno consentire forme rituali di commemorazione anche al momento della dispersione delle ceneri. Infine il Comune realizzerà una struttura per il commiato, uno spazio nel quale, su istanza dei familiari del defunto, potranno tenersi delle cerimonie di commiato, un locale che dovrà consentire l’accoglienza di persone e lo svolgimento dell’orazione funebre nel rispetto della volontà del defunto e dei suoi familiari, e che potrà essere utilizzata anche per l’esposizione e la veglia dei cadaveri”. Subito dopo il Regolamento è stato approvato con 23 voti a favore.

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