sabato 18 gennaio 2014

La Pescara che verrà: Fiorilli si confronta con Dogali a “8 Volante”

“Oggi corso Vittorio Emanuele ha bisogno dei manifesti a lutto perché quella strada sta morendo, così come stanno morendo le sue attività commerciali, ma non per i lavori di riqualificazione. Piuttosto, sinora, non ho ancora letto, sentito, né capito qual è la ricetta della Confcommercio per risollevare le sorti di quell’arteria commerciale. La nostra maggioranza di governo una ricetta ce l’ha e la stiamo mettendo in atto, con opere di valorizzazione che non sono ‘nuove’, ma sono vecchie di due anni, quando per la prima volta abbiamo presentato le prime carte. Forse oggi con il cantiere ci stiamo ‘inimicando’ quella piccola quota di commercianti che ancora non conoscono il progetto, ma sono certo che tutti si ricrederanno quando vedranno come avremo trasformato quell’asse dove i mezzi potranno comunque continuare a transitare perché la pavimentazione sarà carrabile”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli nel corso della trasmissione ‘8 Volante’, in onda sull’emittente televisiva Rete 8, condotta dal Direttore Pasquale Pacilio, durante il faccia a faccia con il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali, un confronto sui temi caldi della politica attuale pescarese. Primo punto il cantiere su corso Vittorio Emanuele, su cui l’Udc-Ppe ha espresso parere negativo. “Se avessimo fatto un discorso di convenienza elettorale – ha detto l’assessore Fiorilli – avremmo potuto evitare di fare ora quelle opere, che però non erano più rinviabili perché sono parte integrante del nostro programma di riqualificazione della città, così come la riviera sud, la riviera nord, il mercato di piazza Muzii, o via Firenze-via Cesare Battisti. Le procedure per corso Vittorio Emanuele sono cominciate due anni fa e sono state ampiamente pubblicizzate; forse oggi ci stiamo inimicando quella piccola quota di commercianti che ancora non conosce il progetto, ma quando siamo scesi in strada portando e mostrando le vere carte dell’intervento, anche i più scettici o perplessi si sono ricreduti esprimendo massima condivisione dell’intervento”. “La proposta – ha replicato il capogruppo Dogali – non nasce dal programma di governo della città, quando abbiamo firmato l’accordo, la proposta non c’era, è subentrata dopo, dunque a nostro giudizio non nasce da un discorso organico su Pescara e non è stata garantita una viabilità alternativa con una variante al Piano regolatore. Inoltre avevamo chiesto un periodo di sperimentazione preliminare prima di partire”. “Ricordo a Dogali – ha ribattuto l’assessore Fiorilli – che il contratto con la ditta che si è aggiudicata l’appalto è stato firmato il 27 settembre 2013, quindi, se avessimo avuto fini elettoralistici, avremmo potuto aprire il cantiere già il 28 settembre. Invece con Dogali abbiamo concordato di far partire subito la sperimentazione con la contro strada sulle aree di risulta. Purtroppo questo non è avvenuto per un provvedimento scellerato, insensato, ovvero un ricorso al Tar di un’associazione di categoria che ha impugnato non il progetto di corso Vittorio Emanuele, ma quello della controstrada. Questo ci ha fatto perdere tempo prezioso, poi il Consiglio di Stato ci ha dato ragione rigettando la sospensiva sulla controstrada, ma di fatto abbiamo perso un mese di tempo che avremmo voluto usare per la sperimentazione. Oggi l’impresa ha avuto l’esigenza di cominciare lavori regolarmente aggiudicati, però abbiamo iniziato i lavori senza chiudere corso Vittorio Emanuele. Non solo: nel progetto è comunque prevista la realizzazione di una strada carrabile al centro, larga 8 metri, con doppio senso di circolazione, delle stesse dimensioni di viale Bovio, e senza toccare i marciapiedi rifatti da poco dalla precedente amministrazione”. Il consigliere Dogali ha rintuzzato ribadendo “l’assenza di programmazione, di un piano traffico e un piano parcheggi”. “Un Piano c’è – ha detto l’assessore Fiorilli – e paradossalmente è quello del Pd che i commercianti vedono come fumo agli occhi, perché prevedeva l’istituzione del senso unico di marcia sud-nord sulle due corsie lato mare della strada, e del senso unico nord-sud solo per i pullman sul lato monte, trasformando corso Vittorio in un asse a scorrimento veloce. La nostra alternativa è invece stata quella di dare alla città una strada riqualificata con il traffico al centro della carreggiata, ridotto dell’80 per cento, una strada che avrà un traffico fluido perché privo di intersezioni. La verità è che se a Pescara non cominciamo a parlare di implementazione delle zone pedonali, non arriveremo mai ai livelli di città europee come Amburgo che ha un piano per essere tra vent’anni ‘car free’”. “Va bene il car-free – ha detto il capogruppo Dogali -, ma dopo la filovia”. “Il dopo, in questo caso – ha replicato l’assessore Fiorilli – significava non realizzare mai l’opera. Se dipendesse da me avremmo la filovia già da cinque anni”. Il Direttore Pacilio ha poi dirottato il confronto sul tema delle candidature a sindaco all’interno del centro-destra. Sul ‘no’ dell’Udc al sindaco uscente Albore Mascia, l’assessore Fiorilli ha replicato che “credo che i ‘no’ vadano ufficializzati nei Tavoli della maggioranza. Oggi fare il sindaco è il mestiere più difficile, e a Pescara è indiscutibile che in quattro anni e mezzo abbiamo realizzato opere che in passato non erano state neanche immaginate. Mi spiace che le considerazioni negative dell’Udc arrivino a fine consiliatura, dopo che lo stesso Udc ha fatto parte integrante della giunta con rappresentanti di rilievo. E’ legittimo che in seno a una coalizione ci siano posizioni differenti, ma poi occorre fare sintesi. Di sicuro oggi lasciamo una città attraente, bella, che piace moltissimo a chi viene da fuori, ma purtroppo è spesso poco apprezzata dai pescaresi”. “Noi riteniamo che un sindaco di Pescara debba far sentire forte la propria voce su temi strategici – ha ribadito il capogruppo Dogali – come l’aeroporto, il porto, la politica economica”. “La verità – ha osservato l’assessore Fiorilli – che spesso non si riesce ad avere una voce forte perché manchiamo di compattezza, ci facciamo piccole guerre di cortile e non riusciamo ad avere unità su temi importanti come l’aeroporto. Sulla partecipazione alle primarie da sindaco, oggi lo escludo, ma solo se non ci sarà intesa sul nome del sindaco uscente Albore Mascia”. Alla domanda del Direttore Pacilio sull’eventuale partecipazione del capogruppo Dogali alle primarie, lo stesso ha replicato “oggi per fare il sindaco si assumono grandi responsabilità, e occorre guardare con onestà dentro se stessi, perché la prossima consiliatura sarà più dura del passato. Occorrono persone che siano responsabili e capaci di dettare una linea, il sindaco dev’essere la guida della città, della maggioranza e dell’opposizione. Nel 2011 io stesso avevo proposto di portare a Pescara un governo delle larghe intese, aprendo la maggioranza all’opposizione”. “Ricordo – ha allora replicato l’assessore Fiorilli – che mai come nell’attuale consiliatura c’è stata un’opposizione aspra, che ha sempre usato toni durissimi, che non ha permesso di trovare un’intesa neanche su temi strategici. Nei tempi della giunta Pace c’è sempre stato un punto d’incontro, oggi no, colpa forse della fine traumatica della passata consiliatura che ha evidentemente lasciato un segno negativo”. “Noi abbiamo eletto un Presidente del Consiglio dell’opposizione – ha ricordato il capogruppo Dogali – che doveva servire per aprire rapporti costruttivi con l’opposizione, e invece è stato un ‘cavallo di Troia’, non c’è stata sintesi”. “Oggi – ha ripreso l’assessore Fiorilli – la nostra soddisfazione è quella di lasciare una città migliore di come l’abbiamo trovata. Ho avuto centinaia di confronti con i commercianti, e addirittura c’è una raccolta di firme degli operatori che lavorano fuori dalla zona pedonalizzata di via Firenze che chiedono di entrare nella zona pedonalizzata, segno che spesso le Associazioni di categoria rappresentano ben poco i propri iscritti”. Il Direttore Pacilio ha chiuso l’incontro sul Referendum sulla ‘Grande Pescara’: “In linea generale non sono contrario, ma non credo che i tempi siano maturi. Il tema ha bisogno di un percorso ben più complesso e lungo”, ha replicato l’assessore Fiorilli; “Voterò contro – ha invece detto il capogruppo Dogali – perché Pescara-Spoltore-Montesilvano rappresentano già la ‘grande Pescara’. Se vogliamo costituire un soggetto diverso, dovremmo allargare i confini a Francavilla al Mare, Chieti, Ortona, San Giovanni Teatino e non credo accadrà per ora”.

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