lunedì 22 aprile 2013

Antonelli e Sospiri su approvazione delibera esternalizzazione gestione mattatoio comunale e rinvio Tre Gemme

“La gestione del mattatoio comunale, situato in via Raiale, oggi affidata alla società Attiva Spa, verrà esternalizzata attraverso un bando di gara pubblico, aperto non solo a singoli soggetti, ma anche ad Associazioni Temporanee d’impresa, che dovranno garantire la riassunzione del personale attualmente operante nella struttura. La delibera è stata approvata dal Consiglio comunale con 23 voti a favore, consentendo ad Attiva la pubblicazione del bando di gara”. Lo ha detto l’assessore alle Società Partecipate del Comune di Pescara Marcello Antonelli ufficializzando l’esito della seduta consiliare. “Ormai da anni – ha ricordato l’assessore Antonelli – il mattatoio comunale, che a fine anni ’90 ha vissuto diverse traversie, è stato affidato alla gestione della società municipalizzata Attiva Spa che oggi però, a fronte di nuove disposizioni normative, considerando anche il proprio specifico oggetto sociale, non può più proseguire la conduzione della struttura, che genera circa 180mila euro di perdite l’anno, e dunque ha chiesto l’autorizzazione dell’amministrazione comunale, comunque proprietaria del mattatoio, alla sua esternalizzazione tramite un regolare bando di gara. Vista la delibera, abbiamo chiesto ad Attiva di poter visionare il relativo disciplinare, per aggiungere eventuali correttivi a tutela dell’attività svolta all’interno della struttura. Innanzitutto è evidente che per il mattatoio occorre avviare una gestione manageriale per ampliare il raggio d’azione della struttura e fare in modo che diventi realmente un punto di riferimento non solo per la provincia di Pescara, ma per l’intera regione, gestione che ovviamente non può fare capo ad Attiva. Prima clausola che abbiamo inserito nel disciplinare attraverso un emendamento è la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, riservando i 15/100 del punteggio di gara a chi conserverà il personale attualmente impiegato nella struttura, che oggi vede la presenza di persone esperte che operano nel settore anche da vent’anni. Poi abbiamo inserito la possibilità, per chi si aggiudicherà la gestione della struttura, di aprire un punto vendita per la cittadinanza all’interno del mattatoio stesso; infine, ancora, abbiamo aperto la possibilità di partecipazione alla gara non solo a singoli soggetti, ma anche ad Associazioni Temporanee d’impresa, in modo da rendere più appetibile la partecipazione anche per i piccoli imprenditori, richiedendo però alle imprese partecipanti il requisito di almeno 5 anni di attività nel settore della macellazione delle carni e almeno 200mila euro di fatturato annuo. Peraltro chi si aggiudicherà la gara dovrà versare ad Attiva un aggio pari a 40mila euro l’anno. La concessione avrà una durata di 8 anni, dunque con scadenza 30 ottobre 2021. Va anche detto che nei mesi scorsi abbiamo tentato di strutturare un progetto di Consorzio tra Comuni per dare al mattatoio di Pescara un respiro provinciale, ma purtroppo riscontrando uno scarso interesse”. La delibera è stata quindi approvata con 23 voti a favore, ossia all’unanimità. Il Consiglio comunale ha poi deciso con 10 voti a favore, 5 astenuti, e il voto contrario dei consiglieri del Pdl Lorenzo Sospiri, Armando Foschi e Vincenzo d’Incecco, il rinvio della delibera inerente il Piano di riqualificazione dell’area dell’ex Consorzio Agrario Provinciale della ditta ‘Tre Gemme’. “Esprimo la netta contrarietà al rinvio – ha detto il consigliere Sospiri – che rappresenta l’ennesimo esempio di ostruzionismo contro la città operato dal Pd che a questo punto preferisce tenersi il degrado spaventoso e drammatico in cui versa quell’area, in via del Circuito, anziché discutere del suo risanamento a favore della cittadinanza. E ancora una volta il Pd non si è limitato a fare ostruzionismo, ma ha addirittura anche impedito l’illustrazione di una delibera passata mille volte in tutte le Commissioni consiliari, senza tener conto che su quell’atto esiste già una diffida da parte della società proponente contro il Comune”.

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