domenica 4 agosto 2013

L’Aca minaccia il distacco delle utenze per morosità: Sospiri e Antonelli, “Non si permetta”

“Non si permetta l’Aca a staccare una sola utenza, seppur per morosità, nel mese di agosto e con 40 gradi, privando un qualunque cittadino di un servizio essenziale. Sicuramente tra quei morosi ci saranno dei furbi che c’hanno marciato, ma ci saranno anche famiglie che stanno semplicemente attraversando un periodo di vera difficoltà e questo non legittima la misura annunciata dall’Aca in piena estate. Tali problemi devono e possono essere affrontati in maniera diversa, in altri momenti dell’anno e valutando caso per caso. Piuttosto il Presidente e il Direttore generale dell’Aca pensassero a staccare se stessi dalle poltrone cui sono palesemente incollati. E se non si dimetteranno da soli, ci penserà nei prossimi giorni l’Assemblea dei soci-sindaci che si riunirà in convocazione straordinaria proprio per aprire una nuova governance”. Lo hanno detto l’assessore alle Società Partecipate Marcello Antonelli e il consigliere regionale e comunale Pdl Lorenzo Sospiri replicando alla minaccia lanciata dall’Azienda acquedottistica di chiudere i rubinetti a 1.400 famiglie di Pescara per morosità. “Non osi l’Aca a staccare una sola utenza – ha ribadito l’assessore Antonelli - non si può pensare di assumere una tale decisione in agosto e con 40 gradi dunque in piena estate quando la disponibilità di acqua è un servizio fondamentale. Se c’era una tale incidenza della morosità l’Aca poteva pensarci prima programmando e portando avanti una doverosa azione di recupero perché è evidente che i furbi vanno sanzionati, ma tale azione andava fatta con largo anticipo, non nella condizione attuale. Piuttosto il Presidente e il Direttore generale dell’Aca pensassero a lasciare le poltrone cui sono evidentemente incollati o ci penseranno i sindaci a farli dimettere: già domani presenteremo formalmente la richiesta di convocazione dell’Assemblea straordinaria dell’Aca sottoscritta da un numero rilevante di primi cittadini-soci per giungere all’azzeramento dell’attuale Consiglio d’amministrazione e procedere alla nomina della nuova governance, applicando le norme della Spending Review, una governance che dovrà essere ispirata ai principi della serietà e della professionalità”. “Non è possibile apprendere solo oggi, in pieno ferragosto, che l’Aca intende togliere l’acqua potabile a 1.400 famiglie – ha aggiunto il consigliere Sospiri -, l’acqua è un bene primario, ancor di più in estate. Tra quelle 1.400 famiglie ci sarà sicuramente chi ci ha marciato, ma va valutato caso per caso perché ci saranno anche famiglie che hanno seriamente problemi a pagare la bolletta. Ma non è concepibile che un Direttore generale nella vacatio che oggi c’è all’interno dell’Aca si permetta di assumere una tale iniziativa personale a discapito della popolazione. Piuttosto il Presidente e il Direttore generale se ne devono andare, si devono dimettere, come già hanno più volte chiesto i sindaci di Pescara e Chieti, Luigi Albore Mascia e Umberto Di Primio, che sono i maggiori azionisti dell’Aca”.

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