domenica 7 luglio 2013

Delocalizzazione antenne San Silvestro, decreto legge del Ministero per lo Sviluppo Economico

“Per la delocalizzazione delle antenne di San Silvestro ormai manca veramente solo un passo, ossia un Decreto legge del Ministero per lo Sviluppo Economico, guidato da Zanonato, ed è su questo ultimo passo che ora dovremo concentrare i nostri sforzi. Se il Ministero firmerà quell’atto, lo spostamento degli impianti dalla collina in uno dei 129 siti a terra già esistenti in Abruzzo sarà veramente un fatto ineludibile. Per tale ragione sarà mia premura già da domani interpellare tutti i nostri Parlamentari affinchè, al di là delle visite di cortesia al Comitato antiantenne che ha ripreso il suo sciopero della fame, si attivino a Roma, dove ormai c’è la chiave per la soluzione definitiva e reale del problema”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia intervenendo sul ‘caso’ di San Silvestro. “Come continuo a ripetere da quattro anni – ha detto il sindaco Albore Mascia – la vicenda di San Silvestro ha bisogno di soluzioni normative, regolamentari e legislative, e ha bisogno della produzione di atti, determine, documenti ufficiali che provengano da tutti i gradi delle Istituzioni che disciplinano il nostro vivere, dunque non solo Comune e Regione, in questo caso, ma soprattutto da parte del Governo che ormai deve prendere atto e coscienza della nostra situazione, che sta di nuovo attraversando un momento critico. Oggi le antenne non possono più restare a San Silvestro e tutti, compresi i titolari delle emittenti radiotelevisive, preso atto della situazione, devono assumere consapevolezza del dato di fatto e collaborare con le stesse Istituzioni per agevolare una delocalizzazione, non cercando di perdere tempo solo per guadagnare un mese o un anno in più di permanenza, ma per individuare un altro sito idoneo ad accogliere i loro impianti, considerando che nel solo Abruzzo ci sono già 129 siti a terra autorizzati e inseriti nel Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze, senza contare il sito sperimentale sulla piattaforma off shore progettato non da un ‘apprendista stregone’, ma dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università de L’Aquila, su incarico della Regione Abruzzo, dunque una soluzione che ha tutti i crismi dell’ufficialità e della realizzabilità. San Silvestro non è più sito idoneo ad ospitare gli impianti, e non lo è più grazie all’azione istituzionale messa in piedi dalla nostra amministrazione comunale e regionale, non certo per un capriccio di governo, ma perché atti e carte hanno attestato tale inidoneità. E in tal senso credo sia stata dirimente anche la lettera giunta appena ieri dal Presidente dell’Agcom Cardani il quale ha definitivamente chiarito che San Silvestro non sarà mai più inserita nel Piano Nazionale di assegnazione delle frequenze, a meno che tale sito non venga assentito dalla Regione Abruzzo, ed è evidente che questo non accadrà. A questo punto tutti i passi amministrativi sono stati compiuti e, mentre proseguono lungo la strada giudiziaria i ricorsi contro le ordinanze di disattivazione degli impianti privi di autorizzazione alla trasmissione, ordinanze dirigenziali emesse dall’amministrazione comunale di Pescara su disposizione della Guardia di Finanza, che ha condotto delle indagini serrate, delicate e approfondite, ora va portata a conclusione la battaglia per la delocalizzazione delle antenne. Rilette tutte le carte, ormai è chiaro che, per compiere il giro di boa e chiudere la vicenda, manca un unico passo fondamentale, un Decreto legge del Ministro per lo Sviluppo Economico Zanonato, un Decreto che ovviamente trova giustificazione nei risvolti ambientali del ‘caso’ San Silvestro e nelle procedure amministrative, ma soprattutto poggia su una considerazione chiara, ossia che alla collina di San Silvestro ci sono altre 129 alternative disponibili per la nuova collocazione degli impianti radiotelevisivi. E la firma di quel Decreto è un obiettivo che non ci può sfuggire: per tale ragione già da domani ci attiveremo con il coinvolgimento di tutti i nostri parlamentari abruzzesi, e, ovviamente, pescaresi per iniziare un’azione di pressing istituzionale sul Ministero al fine di ottenere la firma di tale Decreto, e su tale target lancio un appello alla massima condivisione e coesione di tutte le forze in campo. Solo quel Decreto potrà porre termine all’infinito tira e molla cui stiamo assistendo da anni sul ‘caso’ San Silvestro”.

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