martedì 23 luglio 2013

Festival dannunziano al giro di boa

“Festival dannunziano al giro di boa, con il grande successo dell’appuntamento d’apertura, il Premio Campiello a Pescara per la prima volta, e l’attesa per l’incontro con Albertazzi. Pescara si conferma città dei grandi eventi, capace di ospitare un Festival Internazionale dedicato interamente alla figura di d’Annunzio nell’anno del suo 150°, ma anche di garantire il massimo sostegno a un’altra pietra miliare della cultura nazionale, il Premio Internazionale del Flaiano, al quale abbiamo erogato, dal 2010 a oggi, 330mila euro complessivi, unico Ente pubblico che a oggi ha tenuto fede all’impegno di continuare a investire sulla cultura nonostante il periodo di forte crisi che stiamo attraversando, con la forte consapevolezza che non devono esistere ‘monopolisti’ della cultura”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per tracciare un primo bilancio del Festival Internazionale dannunziano, ma anche per un riferimento al Premio Flaiano. Presenti anche il vicesindaco Berardino Fiorilli, l’assessore alla Cultura Giovanna Porcaro e il Presidente de Il Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri.
“Innanzitutto – ha detto il sindaco Albore Mascia – partiamo con l’esprimere la massima soddisfazione per il successo del Premio Campiello, svoltosi a Pescara per la prima volta, purtroppo alla presenza di 4 dei 5 finalisti del Premio. Il quinto finalista versava già in condizioni disperate e poi, con grande dolore, è mancato qualche giorno fa. L’Aurum a festa ha accolto l’evento, apprezzato dalla delegazione del Campiello e dai quattro scrittori presenti: per Pescara è stato un onore essere stata scelta tra le città più importanti d’Italia in cui presentare le opere letterarie in lizza tra le quali il prossimo 7 settembre verrà scelta la vincitrice. Sabato prossimo avremo il grande appuntamento con Giorgio Albertazzi e soprattutto per la prima volta abbiamo avuto la collaborazione della Casa di reclusione di Sulmona per un’operazione unica”. “Il d’Annunzio Festival ormai si presenta da sé – ha detto il Presidente Guerri –, è un progetto ben omogeneo, composito, con eventi che vedono protagonisti artisti abruzzesi, come Daniela Musini o Stefano Angelucci Marino, o eventi internazionali, come il Campiello o Albertazzi, e poi due mostre su tre realizzate appositamente per il Festival, mostre che lasceranno un’opera alla città. Poi c’è l’aspetto spettacolare con l’affiumaggio dell’Alcyone, e lo spettacolo di Albertazzi che compirà 90 anni proprio a Pescara. L’evento presso il Supercarcere di Sulmona è importante dal punto di vista sociale e culturale perché parte di un progetto di recupero che ha visto protagonisti i reclusi che per mesi hanno studiato d’Annunzio per poi recitarlo”. “Tuttavia – ha ripreso il sindaco Albore Mascia – non posso sottacere una polemica sollevata nei giorni scorsi dal patron del Premio Flaiano, Tiboni, che già mesi fa, quando abbiamo annunciato che Pescara era stata scelta tra le città che avrebbero ospitato il Campiello, aveva scalpitato, ritenendo che il Premio potesse interferire con il Flaiano, poi così non è stato visto che il Flaiano si è svolto il 14 luglio e il Campiello il 20 luglio, e personalmente non ho mai capito cosa significa per una città dover dedicare una stagione a una sola manifestazione e rinunciare alle altre occasioni, che invece possono essere reciprocamente complementari. Purtroppo il dottor Tiboni, cui devo grande rispetto, non perde mai occasione di lanciare stilettate , e allora gli ricordo che oggi il Comune di Pescara è rimasto uno dei pochi Enti che ancora garantiscono finanziamenti al Premio con somme consistenti: 45mila euro nel 2009; 75mila euro nel 2010; 70mila euro nel 2011; 90mila euro nel 2012; 50mila euro nel 2013. E tali erogazioni sono state la scelta consapevole e convinta di un’amministrazione che quest’anno ha sostenuto anche logisticamente il Flaiano. In quattro anni abbiamo investito sul Premio Flaiano ben 330mila euro, più di quanto abbiamo mai speso per il Festival dannunziano. Certamente ho capito che l’amministrazione comunale è un po’ come la Croce Rossa su cui bisogna sempre sparare. Ovviamente restano il garbo e il rispetto per Tiboni, che gli ho dimostrato anche rendendolo destinatario del Delfino d’Oro, la massima onorificenza cittadina richiesta, peraltro, da Nevio Felicetti, ma Tiboni non ha accettato. A Pescara dev’essere chiaro che non possono esistere monopolisti della cultura, piuttosto come sindaco democraticamente eletto ho il diritto di arricchire l’offerta culturale e di eventi della mia città, e in tale ambito non vanno snobbate le occasioni”. “Certamente l’attaccamento e la stima degli Enti nei confronti degli eventi della città non si misurano con i soldi, ma sicuramente gli investimenti testimoniano la vicinanza – ha detto il vicesindaco Fiorilli -. Per la quarantesima edizione del Flaiano l’amministrazione è andata oltre, prima sponsorizzando le sette serate all’aperto per la proiezione gratuita delle pellicole, in piazza Marino Di Resta, piazza Vittoria Colonna e al Parco Florida, registrando sempre un incredibile successo di pubblico, sino alla serata finale con il red carpet ad accogliere la passerella degli artisti, e 3.500 persone in piazza della Rinascita ad assistere all’evento. Questo testimonia che la nostra amministrazione crede nel Premio Flaiano, in una città, Pescara, versatile, capace di ospitare mille manifestazioni diverse”. “In tempi di crisi – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – tutti gli Enti hanno azzerato i fondi della cultura. Il Comune di Pescara credo sia l’unico Ente, tra Regione e Provincia, che sostiene allo stesso modo le iniziative culturali, dunque il Premio Flaiano, come l’Ente Manifestazioni Pescaresi, come il Festival del Jazz. E se il Festival dannunziano è alla sua quarta edizione è perché la nostra amministrazione crede nella cultura e nello spettacolo, ma spiace dover ricordare che il primo anno ci hanno criticato perché avevamo speso troppo; il secondo anno perchè troppi artisti provenivano da fuori regione; quest’anno ci hanno criticato per aver speso troppo poco e con artisti ‘provinciali’”.

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