giovedì 5 giugno 2014

Asili, Cerolini: “L’introduzione della figura della ‘tagesmutter’ non è consentita”

“A questo punto alla malafede ci tocca aggiungere la completa disinformazione del consigliere Blasioli che, prima di parlare dei nidi d’infanzia comunali, non si è neanche preso la briga di andarsi a leggere qualche carta. L’introduzione della figura della ‘tagesmutter’ tanto cara a Blasioli, forse vecchio ricordo di qualche ‘tata’ della prima infanzia, non è consentita perché il Comitato regionale di disciplina dei nidi ha dato parere negativo all’applicazione della sperimentazione stessa del modello tedesco. Se non c’è la legge regionale, il progetto non si può portare avanti e questa è una regola che vale per tutte le città d’Abruzzo. Detto questo, il consigliere Blasioli insiste nel dire di voler dare occupazione a ‘tante ragazze’, di rinnovare il personale educativo, in altre parole continua a sollecitare la ‘rottamazione’ delle educatrici over-50 in favore di ragazze under-30. Peccato che anche in questo senso c’è una legge nazionale, quella del contenimento della spesa del personale comunale, che lo impedisce, e Blasioli se ne facesse una ragione”. Lo ha detto l’assessore ai Nidi d’Infanzia Guido Cerolini replicando al consigliere Blasioli ancora sugli asili nido. “Continuo a non comprendere quale sia l’allarmismo del consigliere Blasioli sull’asilo nido Il Bruco – ha ribadito l’assessore Cerolini - il nido riaprirà regolarmente a settembre, e infatti le mamme hanno regolarmente effettuato le iscrizioni dei propri bambini nella struttura, dunque la finisse di sollevare problemi inesistenti. Punto secondo torniamo alla figura tedesca tanto cara al consigliere Blasioli della Tagesmutter, Blasioli che già negli anni scorsi ha presentato interrogazioni in materia, puntualmente ritirate perché sapeva che la legge regionale aveva escluso la possibilità di tale sperimentazione, ritenuta inapplicabile. La proposta è stata proprio bocciata dal Coordinamento regionale dei nidi d’infanzia, dunque il progetto si è arenato. E senza una legge regionale il progetto non è fattibile, fatto salvo che mi pare quanto meno difficile che una ‘tata’ a domicilio possa professionalmente e didatticamente garantire ai bambini le stesse opportunità che inevitabilmente vengono assicurate nei nostri nidi d’infanzia, strutture d’eccellenza, con personale straordinario e preparato, a partire dalle educatrici over-50, tanto antipatiche a Blasioli, che hanno un’esperienza alle spalle formidabile”.

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