giovedì 8 maggio 2014

Consiglio comunale, raccolte le firme per la seduta sul Piano regolatore portuale

“Sono state raccolte le otto firme necessarie per richiedere la convocazione della seduta urgente e straordinaria del Consiglio comunale di Pescara per la ratifica dell’intesa che Comune e Direzione marittima dovranno sottoscrivere per inviare gli atti del Piano regolatore portuale al Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Un quinto dei consiglieri ha sottoscritto l’atto, che porta in calce, come primo firmatario, il nome del sindaco Luigi Albore Mascia, a sottolineare la rilevanza dell’iniziativa, anche sotto il profilo politico, e della vicenda. Domattina protocolleremo e consegneremo le firme con la richiesta di convocazione della seduta al presidente del Consiglio Roberto De Camillis che a quel punto avrà un ulteriore elemento utile di valutazione per decidere sulla vicenda”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi che stamane, come annunciato ieri, ha raccolto le firme per chiedere la convocazione della seduta straordinaria del Consiglio comunale. “La vicenda riveste un’importanza strategica troppo importante per chiudersi in questa maniera, ovvero con l’Ufficio di Presidenza che, bypassando anche il parere espresso a maggioranza dalla Conferenza dei capigruppo, ha semplicemente deciso di far saltare la seduta nella quale, sia chiaro, non andava approvato il Piano regolatore portuale, ma dovevamo solo ratificare un’intesa propedeutica all’invio degli atti a Roma – ha specificato il Presidente Foschi - Il regolamento comunale cita che nel merito della convocazione la decisione finale fa capo, è vero, all’Ufficio di Presidenza, sentito il parere della Conferenza dei Capigruppo, ma è anche vero che, sino a oggi, la Presidenza non aveva mai assunto una decisione contraria al parere della stessa Conferenza, che è Organo di democrazia. Noi riteniamo che ci siano ancora i margini per la convocazione di una seduta che non abbia uno spirito elettorale, ma abbia un carattere esclusivamente tecnico, consentendo una discussione di merito che non dovrà trasformarsi in passerella elettorale. Ma è chiaro che approvare quel documento oggi, anziché a luglio o settembre prossimo, ci permette di ridurre i tempi di esame della pratica e, intanto, di far partire almeno la prima opera, forse la più importante, prevista nel Piano, ossia la deviazione del fiume con l’allungamento del porto canale oltre la diga foranea. Per questa ragione abbiamo deciso di tentare un’ultima carta, ossia presentare, come da Regolamento, una formale richiesta di convocazione della seduta straordinaria di Consiglio comunale con allegate le firme dei consiglieri comunali che, in tal modo, garantiranno un’assunzione collettiva di responsabilità. Come da Regolamento, abbiamo raccolto le firme di un quinto dei consiglieri comunali, ossia otto consiglieri: primo firmatario il sindaco Albore Mascia, quindi il sottoscritto, e i consiglieri Nico Lerri e Vincenzo Berghella, Alessio Di Pasquale, Antonio Sabatini e Augusto Di Luzio di Forza Italia, e Amedeo Volpe di Pescara Futura. Domattina protocolleremo l’istanza e la depositeremo sul Tavolo del presidente De Camillis e del Segretario generale Antonello Langiu, in attesa di una risposta formale che, anch’essa, sarà inevitabilmente espressione di una volontà politica nei confronti della città che attende un’azione forte dalla propria classe di governo, maggioranza e opposizione. Ricordo, ancora una volta, che quell’approvazione non segnerà la conclusione dell’iter procedimentale, ma è un atto fondamentale per consentire la stipula dell’intesa e l’invio del Piano al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, che richiederà comunque altri 4 o 5 mesi; quindi il Piano tornerà e dovrà comunque essere approvato e adottato dalla Regione Abruzzo, quindi ci sono ampi margini di discussione e confronto. Non solo: anche la seduta consiliare non sarà una passerella, anzi potrebbe svolgersi senza alcun intervento, da parte di alcuna forza politica, al solo fine di procedere con la votazione della ratifica per evitare danni alla città”.

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