giovedì 15 maggio 2014

Multa al questore, sospeso il procedimento disciplinare contro un vigile urbano

“E’ stato sospeso, in attesa della definizione del procedimento penale, il provvedimento disciplinare a carico dell’agente della Polizia municipale ritenuto reo di aver rivelato notizie d’ufficio. E’ questa la decisione assunta dal Collegio disciplinare del Comune che stamane si è riunito per ascoltare l’agente in questione”. Lo ha detto il Direttore generale del Comune Stefano Ilari, Presidente del Collegio disciplinare, ufficializzando il verbale della seduta, alla quale ha preso parte anche una rappresentanza dell’Associazione Codici. “La Commissione era costituita stamane dal Dirigente Risorse Umane, Maria Gabriella Pollio e dal Dirigente del Settore Attività Produttive Gaetano Silverii, in qualità di membro supplente in sostituzione del Dirigente della Polizia municipale Carlo Maggitti, assente per impedimenti personali, improvvisi e inderogabili – ha specificato nel verbale il Presidente Ilari – L’agente è stato assistito dal proprio legale e da un rappresentante sindacale. Il procedimento è stato avviato in relazione alla nota del Dirigente del Settore Polizia municipale Maggitti, dell’11 aprile 2014, con la quale è stata trasmessa l’informativa sull’esercizio dell’azione penale della Procura della Repubblica, contenente la richiesta del Pubblico Ministero Annalisa Giusti di giudizio immediato nei confronti dell’agente, perché ‘nella sua veste di Agente di Polizia municipale, in servizio presso il Comando di Pescara, violando i doveri inerenti alla sua funzione, rivelava notizie di ufficio che, per la loro natura, dovevano rimanere segrete, riferendo in particolare a Grippo Ernesto di alcune irregolarità relative a un verbale di accertamento per violazione a norme del Codice della strada, comunicando altresì allo stesso anche i dati necessari per identificare la vettura coinvolta e il proprietario della stessa in Pescara nel marzo 2013’. Dopo aver dato lettura delle motivazioni del provvedimento della Procura, si è precisato che l’Ufficio ha l’obbligo formale di avviare il procedimento disciplinare e abbiamo invitato l’interessato a esporre i fatti secondo quanto a sua conoscenza. L’interessato e il suo legale hanno esposto i fatti, rappresentando le proprie ragioni in base alle quali si escludono le responsabilità del dipendente. L’Ufficio Procedimento Disciplinari, sentite le argomentazioni del convenuto, trattandosi di un caso di particolare complessità dell’accertamento del fatto addebitato, e non disponendo di ulteriori elementi sufficienti a motivare l’irrogazione di una eventuale sanzione disciplinare, ha sospeso il procedimento disciplinare stesso, fino alla definizione del procedimento penale, salva la possibilità di adottare la sospensione del dipendenti o altri strumenti cautelari nei suoi confronti”.

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