giovedì 8 maggio 2014

‘Un Giorno da Sindaco’ con Luigi Albore Mascia

“Un Giorno da trascorrere nelle vesti del sindaco di Pescara, per sperimentarne gli onori, ma anche gli oneri, le responsabilità, i doveri, per capire meglio la mole di lavoro che il primo cittadino di un capoluogo di 130mila abitanti deve affrontare ogni giorno e le tante piccole o grandi emergenze che possono sopravvenire in ogni istante. Un modo per avvicinare i più giovani alla politica, ma anche per ripristinare un rapporto di fiducia con una generazione allontanata dalle Istituzioni da quei movimenti di protesta che in maniera generica tentano di demonizzare la classe dirigente e amministrativa nel suo complesso, senza distinzioni. Io ho deciso di offrire a un ragazzo e a una ragazza di Pescara l’opportunità di vivere personalmente, sulla propria pelle, un’esperienza comunque unica, partecipando con me alle riunioni tecniche o amministrative, incontrando con me i cittadini, ascoltando le loro necessità e poi, a fine giornata, trarre le conclusioni”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata presso la sede del proprio Comitato elettorale, ‘Pescara-Linea Diretta’, in via D’Avalos-via Pepe, per presentare l’iniziativa ‘Un Giorno da Sindaco’, alla presenza di molti candidati al Consiglio comunale. “L’iniziativa – ha spiegato il sindaco Albore Mascia - nasce semplicemente non come uno ‘spot-elettorale’, ma dalla riflessione maturata su quanto accade attorno a noi. Il vento dell’antipolitica purtroppo soffia forte, alimentata anche da quei movimenti di protesta che amano fare di tutta un’erba un fascio, demonizzando in maniera indiscriminata tutta la classe dirigente del momento, partendo dal vertice, sino ad arrivare all’ultimo amministratore dell’ultimo paesino italiano. Un vento che si è alimentato di quella crisi economica planetaria che inevitabilmente non ha risparmiato né l’Italia, né l’Abruzzo, né tantomeno Pescara, ma che qualcuno pensa, a livello nazionale, di contrastare semplicemente eliminando tutti coloro che oggi ricoprono cariche elettive, dunque amministratori scelti dal popolo, e non saliti su uno scranno in seguito a un golpe. Purtroppo quel vento va a influenzare, in modo particolare, quelle classi sociali che più di altre sono vittime della crisi, gli operai di fabbriche che chiudono e che a 40-50 anni si ritrovano in Cassa integrazione con un futuro nero davanti, o gli anziani, che dopo quarant’anni di lavoro e dopo aver contribuito a costruire il nostro Paese, si ritrovano con una pensione che non permette loro di arrivare neanche alla terza settimana del mese. E ovviamente influisce sui giovani, i nostri ragazzi, coloro che più degli altri sono spaventati per il proprio futuro, ragazzi che oggi vivono ancora nell’ambiente protetto della scuola, dell’università, ma che, se guardano in prospettiva, sono indotti a condividere quel clima di sfiducia generalizzata nei confronti di chi oggi ha responsabilità di Governo, a qualunque livello si trovi, e non riescono a vivere serenamente la propria adolescenza o giovinezza, magari programmando il lavoro del futuro o anche l’idea di farsi una famiglia, avere dei figli, chiedere un mutuo per comprare una casa. E mi rendo conto e comprendo perfettamente questo stato d’animo ogni qualvolta mi trovo a parlare con i ragazzi, e lo faccio spesso, proprio perché penso che il dialogo continuo con chi ha qualche capello bianco più di me e con le generazioni più giovani delle mie, sia fondamentale per avere una prospettiva più ampia della vita e delle responsabilità che ci attendono all’orizzonte, specie quando si amministra. E da questi colloqui – ha proseguito il sindaco Albore Mascia - mi rendo conto che tanti, troppi, ragazzi, influenzati dall’antipolitica, oggi rischiano di scegliere la strada dell’astensionismo e di non andare a votare, di non scegliere il proprio rappresentante alle Europee, alla Regione o anche al Comune. Un grave errore perché, ancora una volta, ci sarà chi sceglierà al posto di quei ragazzi, e loro rischiano di rinunciare a un proprio diritto. A Pescara ci sono ben 7.039 elettori nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni, un numero consistente sui quasi 100mila elettori complessivi, il 7 per cento, ed è quella fascia di età alla quale ho scelto di rivolgermi con la mia iniziativa ‘Un giorno da sindaco’. In sostanza, avvalendomi di quel formidabile strumento di comunicazione qual è il social network, facebook, ho indetto una sorta di concorso aperto ai ragazzi e alle ragazze tra i 18 e i 24 anni, chiedendo loro di candidarsi per trascorrere un’intera giornata al mio fianco per sperimentare personalmente cosa significhi essere sindaco di una città di 130mila abitanti come Pescara, quali siano gli onori, ma soprattutto gli oneri, le responsabilità, i doveri e qual è il carico di lavoro che ogni giorno si trova ad affrontare un sindaco. Due giorni fa, martedì 6 maggio, abbiamo aperto le iscrizioni su facebook e devo dire che subito sono arrivate le prime adesioni, sia di ragazzi che di ragazze. Per iscriversi al contest on line la procedura è molto semplice, basta andare sul link indicato che rimanda direttamente al modulo. Tre i requisiti richiesti: avere un’età compresa tra i 18 e i 24 anni; essere residenti nel Comune di Pescara; e aver cliccato ‘Mi Piace’ sulla mia pagina Facebook ‘Sindaco di Parola’. Quindi il modulo in cui chiediamo di indicare una mail per la risposta, il nome e cognome, un numero telefonico di riferimento, la data di nascita e, soprattutto, la motivazione per la quale si vorrebbe essere scelti, motivazione che non deve superare i 256 caratteri. E, accertato il possesso dei requisiti, selezioneremo un ragazzo e una ragazza proprio sulla base della motivazione. Sarà possibile partecipare sino a lunedì prossimo, 12 maggio, quando poi chiuderemo i termini ed effettueremo la selezione. I due ragazzi prescelti avranno la possibilità di trascorrere un’intera giornata al mio fianco e di partecipare, in quella giornata, a tutte le attività istituzionali per scoprire da vicino la vita politica e amministrativa di un sindaco. Potranno partecipare alle riunioni, a un’eventuale seduta di giunta, vivere tutti gli imprevisti di quella giornata, e insomma potranno verificare personalmente qual è la vita reale del sindaco, una vita straordinaria perché tale carica, che non ci ha ordinato il medico, è innanzitutto un onore, ma è anche vero che implica un carico di responsabilità enorme visto che ogni giorno un sindaco si trova a dover assumere decisioni improvvise, spesso difficili, operando sempre nel bene della città che amministra. Le iscrizioni sono dunque aperte e l’appuntamento è tra una settimana, quando conosceremo il nome dei due vincitori prescelti. Ovviamente i due ragazzi verranno anche intervistati alla fine della propria esperienza e potranno liberamente esprimere il proprio parere”.

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